Viene offerta una serie di incontri formativi online e laboratori, tutti gratuiti, attraverso un calendario a ciclo continuo, a cui auspichiamo che molti possano partecipare fin da ora. L’iscrizione è libera ed è già possibile attraverso i link che troverete qui di seguito. 

LOCANDINA WEBINAIR GENITORI

LOCANDINA WEBINAIR DOCENTI

Chiediamo ai genitori dell’Istituto che non l’abbiano già fatto di esprimere eventuali interessi rispetto alle proposte formative compilando il brevissimo questionario accessibile al seguente link: QUESTIONARIO GENITORI

Ne terremo conto per organizzare eventuali formazioni ad hoc.

Ecco una sintesi della proposta: 

La svolta battute

Sceneggiatura BEHIND THE DOOR finale def

Arrivati in piazza Libertà, ci hanno accolti la Polizia Postale e il sindaco Fontanini. Poi abbiamo potuto incontrare anche due calciatori dell’Udinese calcio: Rolando Mandragora e Jan Kubala.

I due giovani campioni ci hanno rivelato l’uso che loro, anche in quanto personaggi pubblici, fanno dei social. Ci hanno fatto capire come sia importante dare il buon esempio ai ragazzi che li seguono e di come sia fondamentale usare sempre un linguaggio corretto e rispettoso degli altri.

La prima tappa del percorso era lo stand della Polizia Scientifica che ci ha spiegato come si rilevano le impronte digitali: hanno preso le impronte di due nostri compagni. La seconda tappa era la Polizia Stradale che ci ha fatto vedere come si utilizzano l’alcool test e il sensore di velocità dei mezzi.

La terza tappa si svolgeva dentro un grande truck. Un’ispettrice della polizia postale ci ha fatto riflettere sulla differenza tra bullismo e cyberbullismo e sui rischi on-line, ponendoci delle domande e. Alla fine ha regalato a tutti noi una penna con su scritto: Una Vita Da Social.

Alle 11.00 siamo rientrati a scuola e abbiamo finito le lezioni pensando alla bella mattinata passata e ai tanti spunti di riflessione forniti.

A cura di Angela Antoniali, Francesco Giorgiutti e Matteo Zoccolan (2^G)

Le nostre riflessioni sul tema….

“All’incontro con la Polizia Postale del 3 ottobre, sul truck delle forze dell’ordine, abbiamo parlato della differenza tra bullismo e cyberbullismo e di un fatto di cronaca accaduto a Roma, che riguarda una ragazza tredicenne che si è suicidata in quanto vittima di cyberbullismo. Ci hanno spiegato anche che dai 14 anni ai 18 si può finire in carcere minorile se si commette qualche grave reato on-line e che i genitori del colpevole, qualora il comportamento del figlio causi danni psicologici alla vittima, possono essere costretti a pagare multe altissime.

Hanno spiegato anche che qualcuno propone di abbassare l’età minima per l’imputabilità di un minore a 13 anni.” Asia Fattori (2^E)

“Secondo me è stato molto interessante capire come la polizia stradale lavora. Mi è piaciuto molto vedere le nostre impronte digitali al computer. Invece non mi è piaciuto per niente quando ci hanno detto che una ragazza di 13 anni si è suicidata a Roma a causa di atti di cyberbullismo; questo perché secondo me non è giusto che una ragazza o un ragazzo si tolga la vita per colpa di certi ragazzi per niente corretti. Amanda Brozi (2 E)

“La cosa che più mi ha colpito di questo incontro con la polizia postale, è stata la spiegazione che l’ispettrice ci ha dato in modo molto coinvolgente, sulla differenza tra bullismo e cyberbullismo, ovvero che una presa in giro o una parola detta in faccia, magari anche col sorriso, può essere scherzosa, ma detta da dietro uno schermo può essere fraintesa, creando situazioni anche pericolose. Questo mi ha fatto capire che se già il bullismo è grave, il cyberbullismo è gravissimo e può portare a situazioni molto drammatiche.”

Ad aprile verranno attivati i percorsi destinati alle classi seconde della Manzoni e alle classi quinte della IV Novembre.

Gli alunni delle prime hanno svolto delle attività didattiche sul tema dell’uso della rete e dei social, che hanno stimolato in loro una riflessione sui rischi connessi ai loro comportamenti on-line non sempre consapevoli e responsabili. È emerso che la maggior parte degli alunni di tutte le classi prime sono quotidianamente on-line attraverso propri dispositivi digitali, interagiscono in varie chat di classe e non e molti di essi hanno già un proprio profilo su Instagram e su altri social media. Risulta fondamentale a questo riguardo un controllo costante da parte delle famiglie e un confronto attivo su queste tematiche.

In particolare, anche attraverso video, quiz e discussione aperta, sono stati approfonditi i temi del cyberbullismo e dei principali reati commessi o subiti dai minorenni on-line. A conclusione del percorso a ciascun alunno è stato poi somministrato un questionario on-line di verifica sui temi trattati: i dati verranno poi restituiti ai docenti per poterne poi discutere nelle classi, riprendendo i temi affrontati.

Tra le attività già svolte quest’anno in collaborazione con l’associazione MEC nell’ambito del progetto “Cittadinanza Digitale a scuola”: il percorso di sperimentazione sul metodo NBA della Giustizia Riparativa, che ha coinvolto una classe prima della scuola secondaria e gli incontri destinati ai genitori di tutti gli ordini scolastici sull’uso consapevole delle nuove tecnologie, che si sono tenuti nel mese di gennaio.

A partire dal 25 marzo viene invece avviato un percorso destinato ad un gruppo di genitori, nell’ambito del progetto “Creare alleanze efficaci tra scuola e famiglia”, finalizzato all’elaborazione di documenti condivisi: Patti di corresponsabilità educativa per scuole primarie e secondaria , poster-locandina sulle buone pratiche educative per le scuole dell’infanzia. Il ciclo di incontri si concluderà nel mese di maggio con la condivisione degli elaborati prodotti.

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• Per i docenti: corsi di formazione sull’aggiornamento regolamenti d’istituto e sulla sperimentazione di nuove metodologie e strategie per il contrasto del bullismo e cyberbullismo, organizzati a livello regionale e di singolo istituto;
• Per gli alunni: percorsi formativi di sensibilizzazione all’uso consapevole dei media messi in campo sia dai docenti che da esperti esterni (formatori, polizia postale…) e una sperimentazione del metodo N.B.A. (no blame approach) della giustizia riparativa per contrastare fenomeni di cyberbullismo, esclusione, conflitti…nelle singole classi.
• Per i genitori: percorsi formativi di sensibilizzazione e condivisione di strategie educative articolati in più incontri e destinati a tutti gli ordini scolastici dell’Istituto Comprensivo.

Nell’ambito del progetto sono stati programmati i seguenti primi due incontri : 

Dagli alunni di terza media della Manzoni a quelli delle classi quinte della primaria IV Novembre: una lezione di prevenzione del cyber bullismo e sull’uso consapevole della rete.

Ormai i temi del cyber bullismo e della sicurezza su Internet vengono affrontati quotidianamente nelle scuole, vista la grande diffusione fra gli adolescenti e i preadolescenti dell’uso degli smartphone, delle app on-line e dei social media in genere.

Demetria Brianese, Pietro Cordaro, Simone Iellen e Margherita Scordi della classe terza G della scuola secondaria di I grado “A. Manzoni”, lo scorso anno hanno approfondito  questa tematica, attraverso un lavoro di ricerca, seguiti dalla prof. di lettere Vanessa Marcone.

Dopo aver elaborato articoli e ricerche, hanno concluso il loro “viaggio” esponendo una sintesi del loro percorso alle classi quinte di questo anno scolastico, attraverso una presentazione di slides e brevi video. Tra i contenuti proposti: un decalogo di regole da seguire per navigare in sicurezza sulla rete e per prevenire il cyberbullismo, riflettendo anche su statistiche relative all’argomento, sul patto educativo di corresponsabilità (scuola-alunno-famiglia) e su una proposta di patto formativo sull’uso degli smartphone tra genitori e figli.

 Il 1 marzo, alla sede della IV Novembre, gli alunni delle quinte hanno quindi seguito con interesse l’esposizione e hanno avuto l’opportunità di aprirsi e confrontarsi sul tema con i compagni più grandi, che hanno risposto a tutte le loro domande.

Per approfondire e sviluppare ulteriormente queste tematiche, nell’ambito delle iniziative promosse dal Progetto regionale di prevenzione del bullismo e del cyber bullismo, gli alunni delle classi quinte seguiranno alcuni interventi del dott. Davide Siacchitano di Media Educazione Comunità, esperto di tecnologie e new media.

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Venerdì 16 febbraio 2018 i genitori delle scuole dell’infanzia del nostro Istituto sono stati ospiti della scuola Marco Volpe per un prezioso incontro con il Dottor Giacomo Trevisan dell’Associazione MEC (formatore e coordinatore regionale del progetto “Responsabili in classe ed on-line” per la prevenzione del cyber bullismo a scuola).

L’iniziativa, promossa dai referenti per il cyber bullismo d’Istituto e dalle insegnanti della scuola dell’infanzia, ha permesso di dedicare la giusta attenzione ad una fascia d’età attualmente sottovalutata per quanto riguarda la prevenzione del bullismo e del cyber bullismo.

Il relatore ha condiviso contenuti stimolanti con modalità innovative nel tentativo di tracciare assieme ai genitori delle strategie d’intervento efficaci e condivise.

Non si tratta di eliminare le tecnologie, ma di favorirne l’utilizzo consapevole, regolando tempi e contenuti. Scuola, famiglia e territorio sono chiamati a creare una comunità educante in grado di rispondere ai bisogni dei bambini: socializzare, diventare autonomi nella gestione delle emozioni e crescere con un pensiero critico (Linee guida 2015 del Miur per la prevenzione del bullismo e cyber bullismo).

Il relatore si è soffermato sulle responsabilità legali degli adulti in diverse situazioni di utilizzo dei dispositivi digitali: rischi connessi alla tutela della privacy, se si condividono in rete foto di minori, oppure responsabilità legate all’utilizzo improprio della rete quando i figli vengono lasciati da soli davanti a uno schermo e possono incorrere in situazioni o immagini inappropriate e fastidiose.

Aiutare i bambini ad ampliare un ventaglio di esperienze concrete e multisensoriali aiuta a contrastare pericolose forme di dipendenza, sviluppare la capacità immaginativa, la creatività ma anche la capacità di attendere e di stare da soli, tutti elementi indispensabili per il loro benessere.

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I genitori degli alunni del III Istituto Comprensivo pronti a raccogliere la sfida: educare i propri figli ad un uso consapevole dei nuovi dispositivi digitali e delle app on-line.

Grande partecipazione agli incontri promossi dal III Istituto Comprensivo di Udine e rivolti ai genitori delle scuole annesse Primaria e Secondaria di I grado “A. Manzoni”, che si sono tenuti il 15 e il 22 gennaio presso l’aula magna dell’I.S.I.S. “A. Malignani”.

L’iniziativa, promossa dai referenti per il cyber bullismo d’Istituto, si inserisce nell’ambito del progetto regionale di rete “Responsabili in classe e on-line: strategie e percorsi per prevenire il bullismo e il cyber bullismo”, che ha permesso di avviare quest’anno un lavoro sistematico di prevenzione del bullismo e del cyber bullismo, attraverso interventi e attività specifici rivolti a studenti, docenti e genitori.

Titolo dei due incontri (teorico e pratico-operativo), tenuti dal dott. Giacomo Trevisan, formatore e coordinatore regionale del progetto“Responsabili in classe ed on-line”:

Le sfide della “Generazione Whatsapp”: Rischi, aspetti legali e

strategie educative per proteggere ed accompagnare i figli ad un uso sicuro e responsabile di smartphone, tablet ed app on-line.

Il percorso formativo ha permesso ai genitori di sperimentare un patto educativo sull’uso consapevole dei nuovi dispositivi con i propri figli e di confrontarsi sulle tematiche proposte, anche attraverso la narrazione di esperienze personali.

Il progetto, che coinvolge anche la componente docente, diventa così un mezzo per rinsaldare un’efficace sinergia tra famiglia e scuola oltre che per promuovere il benessere e il successo scolastico degli studenti, in relazione all’utilizzo delle nuove tecnologie e alla prevenzione del cyber bullismo.

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L’Istituto Comprensivo Udine III quest’anno ha aderito al Progetto di rete “Responsabili in classe on-line: strategie e percorsi per prevenire il bullismo e il cyber bullismo”, che si propone come obiettivo, di avviare un lavoro sistematico di prevenzione del bullismo e del cyberbullismo,attraverso interventi e attività progettuali specificirivolti a studenti, docenti e genitori. In questo percorso si inseriscono gli incontri proposti, per i quali chiediamo caldamente la vostra partecipazione al fine di rinsaldare una efficace sinergia con la scuola per promuovere il benessere e il successo scolastico degli studenti anche in relazione all’utilizzo delle nuove tecnologie.

Negli incontri, tenuti dal dott. Giacomo Trevisan, formatore e coordinatore regionale del progetto“Responsabili in classe ed on-line” per la prevenzione del cyber bullismo a scuola, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, si affronteranno le seguenti tematiche:

Le sfide della “Generazione Whatsapp”: Rischi, aspetti legali e strategie educative perproteggere ed accompagnare i figli ad un uso sicuroe responsabile di smartphone, tablet ed app on-line :